venerdì 1 aprile 2011

Arrivano i GALLI!




Purtroppo non si tratta dei miei amati Asterix e Obelix che raggiungono l'Estremo Oriente in aiuto di noi poveri sopravvissuti. Mi riferisco all'ennesimo segnale dell'ipocrisia occidentale; l'arrivo in Giappone del presidente francese Sarkozy e dei cagnolini della AREVA..

Premetto che non sono contrario ad aiuti provenienti da paesi amici in questo momento drammatico per il paese, ma sono dell'idea che e' meglio stare in guardia dall'aiuto offerto dai "nemici". Mi spiego meglio.
I francesi sono stati i primi che hanno gridato al disastro, boicottato prodotti giapponesi, obbligando tutti a rimpatriare definendo la situazione al limite dell'apocalittico. Eppure non si fanno problemi ad inviare il loro presidente in un paese ufficialmente "contaminato". Solidarieta'? Carita' cristiana? Non credo proprio.

Sarkozy ha dichiarato che la Francia non teme l'energia atomica in casa poiche' possiede le centrali piu' sicure del mondo, (affermazione fatta anni prima dalla stessa Tepco riguardo Fukushima. n.d.r.), mossa politica e finanziaria in visione del prossimo G20 e per salvare la faccia al suo piu' grande fornitore, appunto AREVA, che il prossimo giugno entrera' in Borsa.
AREVA e' una compagnia che nonostante si dichiari "perfetta", si trova nel mezzo di un tifone, per via di varie accuse riguardo difetti di concezione degli apparati di sicurezza e di controllo, e rischio di esplosioni di vapore ed espulsione delle barre di controllo riscontrati in alcune delle centrali costruite per il mondo. Inoltre e' accusata di mettere in pericolo la vita degli operai della centrale di estrazione di uranio in Niger. Insomma, un po troppo approssimativi questi esperti per permettersi di dare consigli e supporto riguardo la messa in sicurezza della centrale giapponese. Ed e' qua che il Giappone rischia di commettere il secondo errore.
Non da meno e' passata innosservata la frase della presidente dell'AREVA, riguardo il supporto offerto nello smaltire le acque contaminate, prima priorita', ed aiutare la Tepco "non solo come partner ma anche come paese amico". In pratica pensano di essere subito in affari, considerata la dichiarazione del primo ministro Kan, riguardo la chiusura della centrale, il progetto di costruzione di futuri impianti e sulla rivalutazione dei sistemi di sicurezza di quelli in funzione. Visto che Tokyo e' avida di energia, chi si proporra' a fornire nuove centrali atomiche sicure, secondo voi?
Non alzate le mani tutti insieme!

Non so voi, ma nonostante l'era moderna in cui le conoscenze scientifiche vengono costantemente aggiornate, sono sempre dell'idea che 1 + 1 faccia 2...




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